

Taglio per chi ha meno di 15 anni sulla parte retributiva
Taglio per chi ha meno di 15 anni sulla parte retributiva
La Cgil ritiene incostituzionale l'intervento sulle aliquote di rendimento per le pensioni dei dipendenti degli enti locali, della sanità, della scuola e degli uffici giudiziari e esprime preoccupazione per l'ulteriore stretta arrivata con il messaggio pubblicato nei giorni scorsi dall'Inps secondo il quale il taglio è previsto anche per chi va in pensione all'età di vecchiaia se il passaggio non è diretto dal lavoro pubblico. "Si tratta - si legge in una nota - di una misura retroattiva, che interviene sull'importo delle pensioni future in violazione dei principi di certezza del diritto e con evidenti profili di incostituzionalità". La norma introdotta con la legge di Bilancio per il 2024 prevede che per queste categorie di lavoratori l'aliquota di rendimento per la parte retributiva (quindi per gli anni precedenti al 1996) sia portata al 2,5% l'anno cambiando il sistema che prevedeva aliquote più favorevoli per chi aveva meno di 15 anni di contributi con il calcolo retributivo (per il primo anno il 24,45% fino a uniformarsi al 37,5% il quindicesimo anno). Mantenevano il diritto alle vecchie aliquote i dipendenti che andavano in pensione di vecchiaia e che non usufruivano della pensione anticipata. Il messaggio dell'Inps chiarisce che non si ha diritto alla deroga nel caso di uscita dal lavoro prima dei 67 anni anche se poi si aspetta questa soglia per chiedere la pensione. Secondo le stime, nel 2043 - spiega il sindacato - saranno oltre 730.000 le lavoratrici e i lavoratori pubblici colpiti, per un totale di 33 miliardi di euro di tagli a regime. Secondo il calcolo dall'ufficio politiche previdenziali della Cgil gli effetti sono pesanti soprattutto per chi ha un solo anno nel retributivo con riduzioni di 6.177 euro nel caso di pensioni da 30mila euro annui, di 10.296 euro per chi ha pensioni di 50mila euro e di 14.415 euro per chi ha pensioni da 70mila euro annui. Per chi ha cominciato a versare nel 1983 e ha quindi e ha quindi tra i 12 e i 13 anni la riduzione è minore e va da 927 euro per chi ha 30mila euro di assegno a 2.163 euro per chi ha 70mila euro di assegno.
O.Karatzas--AN-GR