

Elezioni Argentina, chiusura di campagna con tensione per Milei
Avvertenze su possibili disordini nel comizio finale
La campagna in vista delle importanti elezioni legislative nel distretto della provincia di Buenos Aires si conclude oggi in un contesto di estrema tensione per il governo argentino di Javier Milei. Nell'ultimo comizio Milei è stato evacuato dalla scorta per disordini scoppiati attorno al suo convoglio e il governo peronista della provincia ha 'sconsigliato' oggi il presidente dallo svolgere il comizio di chiusura di campagna nel luogo prefissato, un piccolo club sportivo in una delle zone più povere della periferia della capitale. "Non possiamo garantire la sua sicurezza", affermano le autorità locali, un atteggiamento che da parte del governo è stato definito di tipo "mafioso". Se fino a qualche settimana fa il governo si mostrava ottimista su un eventuale successo del partito di Milei - La Libertà Avanza - nello storico bastione del peronismo, gli ultimi sondaggi mostrano un chiaro calo del partito di governo e oggi si discute prevalentemente su quale sarà l'entità della sua sconfitta. Nelle ultime settimane l'immagine del governo è stata infatti fortemente intaccata dallo scandalo delle registrazioni trapelate alla stampa di un funzionario che rivela un presunto schema di mazzette legate agli acquisti pubblici di medicinali in cui sarebbe coinvolta la stessa sorella del presidente, Karina Milei. Sul fronte economico, inoltre, l'esecutivo affronta un contesto di forte volatilità dei mercati che lo ha costretto a correggere il programma di politica monetaria per contenere la svalutazione del peso rispetto al dollaro ed evitare un salto dell'inflazione.
S.Papastathopoulos--AN-GR