Athens News - Bundesbank, l'economia tedesca arranca, ripresa non in vista

Bundesbank, l'economia tedesca arranca, ripresa non in vista
Bundesbank, l'economia tedesca arranca, ripresa non in vista

Bundesbank, l'economia tedesca arranca, ripresa non in vista

Pubblicato il rapporto mensile dell'istituto di Francoforte

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In Germania la ripresa economica che sembrava possibile nel primo trimestre dell'anno si è arrestata nel secondo e per il terzo la produzione economica potrebbe ristagnare: è questa lo stato dell'economia tedesca secondo la Bundesbank nel suo rapporto mensile. Il calo del Pil segnalato dall'Ufficio federale di Statistica per il secondo trimestre del 2025 ha come causa principale i dazi, che si sono abbattuti sulla produzione industriale e sulle esportazioni. Questa condizione ha particolarmente stressato l'economia tedesca che già "nel 2023 e nel 2024 si trovava in una situazione di recessione, nel senso di un calo significativo, prolungato e ampio della produzione economica, con una capacità economica complessiva sottoutilizzata". Al momento gli analisti della Bundesbank ritengono che significativo sia anche la "domanda contenuta di prestiti bancari da parte delle imprese tedesche" frutto di una insicurezza generale sulla possibilità di una ripresa. Altro elemento è quello dei consumi delle famiglie, anch'essi contenuti: nonostante si noti una crescita dei salari (determinata anche dall'aumento del salario minimo), il mercato del lavoro e l'occupazione restano ancora molto deboli. Le fosche prospettive del commercio globale, la situazione ancora debole degli ordini e il basso utilizzo delle capacità esistenti continueranno probabilmente a influenzare l'attività di investimento delle imprese. Per i prossimi mesi anche per l'edilizia e i consumi privati non sono attesi significativi miglioramenti. Nel rapporto c'è anche una chiara indicazione per la politica tedesca che ha varato "una fase espansiva dopo che il legislatore ha significativamente allentato il freno al debito". Per l'istituto di Francoforte, tuttavia, "un deficit più elevato è gestibile per alcuni anni. Tuttavia, deficit permanentemente elevati e un rapporto tra debito e Pil in aumento sarebbero problematici. Questo limiterebbe ulteriormente il futuro margine di manovra fiscale e non sarebbe compatibile con le regole dell'Ue".

U.Papamichail--AN-GR