E-R punta a rafforzare prevenzione per infezioni sessuali e Hiv
Approvata risoluzione, aumentano le diagnosi tardive in regione
Rafforzare le campagne regionali di sensibilizzazione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse e dell'Hiv. Lo chiede una risoluzione approvata dalla commissione Politiche per la salute in Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, presentata da Pd, M5s e Civici, prima firma del dem Gian Carlo Muzzarelli. Una risoluzione, ha spiegato quest'ultimo, che nasce "dalla necessità sempre più urgente di affrontare con strumenti adeguati l'aumento" di questo tipo di infezioni "in particolare tra le fasce più giovani della popolazione". In regione infatti le nuove diagnosi di infezione da Hiv diminuiscono ma aumentano le diagnosi tardive. In poco meno di 20 anni, tra il 2006 e il 2024 - secondo dati presentati in commissione - le nuove infezioni sono passate da 368 a 197 (-46,5%). Ancora alto il dato di coloro ai quali l'infezione viene diagnosticata tardi, il 56% dei casi nel 2024. Le persone positive all'Hiv diagnosticate in regione sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni (30%) e di nazionalità italiana (67%). La modalità di trasmissione principale risulta essere quella sessuale (87%). La fascia di età più colpita è quella tra i 20 e 49 anni. Nei primi dieci mesi del 2025 in Emilia-Romagna sono state erogate 10.535 confezioni di farmaci antiretrovirali (per una spesa di circa 275mila euro) per la PrEP - Profilassi Pre Esposizione, la terapia farmacologica erogata gratuitamente dal Sistema sanitario nazionale dal 2023 su prescrizione dei medici infettivologi nei Centri PrEP attivi in ogni provincia. Nel dibattito la consigliera di Rete Civica Elena Ugolini ha chiesto la motivazione per cui "in Emilia-Romagna non sarà più possibile aderire al servizio di profilassi preventiva per chi viene da fuori regione". La Regione ha chiarito che solo in caso di visita con prescrizione di terapia senza carattere di urgenza al paziente si chiede di fare riferimento ai centri competenti della regione di residenza. Chi sta facendo la terapia Prep continuerà a farla, mentre le nuove indicazioni sui casi non urgenti valgono solo per i nuovi residenti. Oltre alla risoluzione, è stato presentato e accolto anche un emendamento, a prima firma di Lorenzo Casadei (M5s), che chiede l'inserimento della PrEP e della Pep all'interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e di reinserirne la distribuzione su tutto il territorio dell'Emilia-Romagna anche alle persone non residenti.
K.Lykoudis--AN-GR