Palladino, fa male sfiorare Coppa Italia 3 volte senza alzarla
'La squadra mi sorprende ogni giorno'
"Ci tengo tanto alla Coppa Italia, è l'obiettivo comune di tutti. Qui l'hanno vinta solo nel 1963, ho ragazzi in squadra che negli ultimi anni hanno fatto tre finali. Vederla tre volte e non alzarla fa male. Vogliamo arrivare fino in fondo". Raffaele Palladino, eliminato il Genoa nell'ottavo di finale casalingo, indica il trofeo come obiettivo dell'Atalanta. Il tecnico nerazzurro ha schierato per l'occasione una formazione diversa per cinque undicesimi rispetto al 2-0 di domenica scorsa alla Fiorentina: "Non credo nel turnover, metto sempre in campo la formazione migliore. Ho cambiato la catena di sinistra anche perché Zappacosta aveva la febbre;: volevo vedere Zalewski, Kolasinac e Sulemana che però s'è fatto male e non avremo per un po' di tempo. Volevo vedere anche Sportiello. Io vedo tutti e faccio valutazioni". Palladino si sofferma anche sui singoli, soprattutto sul reparto offensivo. "Scamacca sta mettendo l'intensità che aveva un perso, De Ketelaere è un leader silenzioso a cui dobbiamo concedere libertà di muoversi e dare la palla negli spazi dove può far male agli avversari - spiega -.. Se in tre partite abbiamo fatto nove gol senza prenderne è perché gli attaccanti stanno lavorando bene anche in pressione come primi difensori. Appena arrivato c'era un dato, eravamo ultimi per duelli vinti e recupero palla in zone alte. La differenza la fa la pressione degli attaccanti. Quando lavorano bene loro, lavora bene tutta la squadra che poi li serve". Infine, l'elogio del gruppo: "Non mi aspettavo una squadra così forte, mi aiuta e mi sorprende sempre di più ogni giorno che ci sto dentro - chiude l'allenatore dei bergamaschi -. Il gruppo ha nelle corde grandi qualità. Sabato sarà una bella partita a Verona contro una squadra difficile da affrontare a casa sua".
C.Katsaros--AN-GR