

Addio a smistamento della plastica,è la nuova tecnica di riciclo
Permetterà di saltare del tutto un passaggio lungo e complicato
Il riciclo della plastica potrebbe presto dire addio allo smistamento dei vari tipi di rifiuti, un passaggio lungo e complicato al momento indispensabile: ricercatori guidati dalle americane Northwestern University e Purdue University hanno messo a punto una nuova tecnica che permette di saltare del tutto lo smistamento per quanto riguarda materiali come polietilene e polipropilene, il tipo di plastica monouso che si trova in vasetti di yogurt e bottiglie di shampoo e che forma i quasi due terzi del consumo globale. Il risultato è stato pubblicato sulla rivista Nature Chemistry. "Uno dei maggiori ostacoli al riciclo della plastica - afferma Tobin Marks della Northwestern, tra i coordinatori dello studio insieme a Yosi Kratish dello stesso ateneo e a Jeffery Miller della Purdue - è sempre stata la necessità di separare meticolosamente i rifiuti plastici per tipologia. Il nostro nuovo catalizzatore potrebbe bypassare questo passaggio costoso e laborioso, rendendo il riciclo più efficiente, pratico ed economicamente sostenibile rispetto alle strategie attuali". I ricercatori hanno infatti messo a punto un catalizzatore, cioè una sostanza in grado di accelerare una reazione chimica, a base di nickel, abbondante e poco costoso, che riesce a rompere i forti legami chimici caratteristici di queste plastiche senza doverle separare, trasformandole in oli e cere. Questi, a loro volta, possono essere riutilizzati per ottenere lubrificanti, carburanti e candele. Non solo: il nuovo catalizzatore ha dimostrato di funzionare bene, anzi addirittura più velocemente, con i materiali contaminati dal Pvc, il polivinile di cloruro, una sostanza tossica che notoriamente rende la plastica impossibile da riciclare. "Aggiungere Pvc a una miscela di materiali riciclabili è sempre stato proibito - commenta Kratish - ma, a quanto pare, rende il nostro processo ancora più efficiente: è pazzesco, sicuramente una cosa che nessuno si aspettava".
O.Kouris--AN-GR