Athens News - Stallone tra i premiati del Kennedy Center di Trump

Stallone tra i premiati del Kennedy Center di Trump
Stallone tra i premiati del Kennedy Center di Trump

Stallone tra i premiati del Kennedy Center di Trump

Allarme tra esperti dopo riesame delle mostre allo Smithsonian

Dimensione del testo:

(di Alessandra Baldini) Sylvester Stallone entra nella ristretta rosa dei premiati del Kennedy Center. Il presidente Donald Trump, che nel suo primo mandato aveva disertato le cerimonie dei premi, ha personalmente annunciato che la star di Rocky e di Rambo sarà tra i destinatari dei Kennedy Center Honors assieme alla leggenda del country George Strait e alla regina della disco music Gloria Gaynor. La notizia conferma il nuovo corso avviato da Trump per mettere le briglie alle più importanti istituzioni culturali di Washington da lui accusate di essere troppo 'woke': di due giorni fa il riesame ordinato dall'amministrazione su programmi e mostre in cantiere ai musei della rete dello Smithsonian. Il Kennedy Center aveva goduto finora di sostegno bipartisan, ma a febbraio era finito nel mirino di Trump che ne aveva silurato i membri Dem del consiglio di amministrazione autonominandosi a sua volta al timone. "Abbiamo completamente invertito il declino di questa preziosa istituzione nazionale. Abbiamo eliminato la programmazione politica woke", ha detto Trump in una conferenza stampa in cui ha annunciato di aver deciso di premiare anche la band glam rock Kiss e l'83enne attore britannico Michael Crawford, celebre per il ruolo nel "Fantasma dell'Opera" a Broadway, ma anche come PT Barnum, l'impresario del circo spesso paragonato al presidente per aver costruito la propria fama su una combinazione di spettacolo, marketing aggressivo e abilità nel dominare la scena pubblica. Trump ha detto che sarà lui stesso a condurre la cerimonia che di solito si tiene a inizio dicembre. Stallone è un suo sostenitore convinto e uno dei suoi 'ambasciatori a Hollywood', insieme a Jon Voight e Mel Gibson. Nel novembre 2024, a un evento post-elettorale nella tenuta di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, l'ex Rocky aveva definito Trump "il secondo George Washington". Cresce intanto l'allarme tra gli esperti per la svolta Maga impressa da Trump alla politica culturale degli Stati Uniti: storici e sostenitori della libertà di espressione hanno manifestato la loro preoccupazione dopo l'annuncio della Casa Bianca di una revisione su vasta scala delle mostre dello Smithsonian. Secondo l'associazione per la libertà di parola Pen America, Trump "riscriverà la storia e priverà le mostre dello Smithsonian della verità", mentre Sarah Weicksel, direttrice esecutiva dell'American Historical Association, ha definito l'iniziativa dell'amministrazione "un grave abuso di potere".

M.Dimitriou--AN-GR